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Categoria: In uscita

Pubblicato il Giugno 15, 2020Aprile 15, 2021

“Diario dalla quarantena” di Antonio Avenoso

Antonio Avenoso

Diario dalla quarantena

ISBN: 978-88-99416-393

Pp.: 72

Collana: Novellando

In copertina: opera di Ugo Nespolo, collezione privata.

Prezzo: 12,00 euro

Anno: 2020

Per ordinarlo scrivere a info.ilfilorosso@gmail.com

Una vecchia scrittrice avanti negli anni e con il pensiero sulla vita. La splendida luna delle sere dell’otto e nove di aprile: leniscono le notizie giornaliere sulle tantissime morti. Un giovane uomo, legge l’Espresso di qualche mese prima su una terrazza. La camorra, il suo insinuarsi, appena le povertà verranno fuori. Un fugace rapporto madre-figlia destinato a non risolversi. I vecchi che sgranano gli occhi increduli. Le morti di Bergamo, le morti italiane. Taranto che vede finalmente il suo cielo terso. Milano a non darsi pace. Napoli, l’Italia ferita, il Paese che vuole rialzarsi. Il borgo immerso in un silenzio diverso e nuovo. Sono solo alcune delle brevissime storie riportate in un libro di rara contemporaneità. C’è tutta la poesia e l’emotiva intelligenza a traboccare nelle pagine che Antonio Avenoso ci consegna a futura memoria.

Antonio Avenoso è nato e vive a Melfi. Ha pubblicato trenta libri. Ha scritto di poesia, saggistica e arte contemporanea su Tarsia, La nuova Basilicata, Il quotidiano del Sud, sul semestrale di cultura “ilfilorosso”, la rivista Appennino. Due sceneggiature per la RAI. Fa parte della giuria del Premio Letterario Carlo Levi.

Dicono di noi:

Melfi. Il poeta-scrittore Antonio Avenoso, pubblica il libro: ” Diario della Quarantena 2020″
Coronavirus. La voce dei poeti: Antonio Avenoso

Articoli segnalati:

di Lorenzo Zolfo  

Siamo nel profondo delle nostre case, isolati e in quarantena, le voci si levano dalle mura, il silenzio fuori è assordante. Nei piccoli paesi come nelle città bisogna battere il vuoto. Ci sono in questo bel libro storie vicine e lontane, le riflessioni intime e poetiche, i paradossi di una realtà a noi prossima, la sfida ad eludere i piccoli e grandi malesseri della contemporaneità. Antonio Avenoso passa dalla poesia alla narrativa breve come da un sogno al vivere. Sa dare forma alla nostalgia ma nello stesso tempo rivela l’attualità. Poi ci sono frammenti e microstorie, racconti brevi e poesie, prova riuscendoci a vagabondare nella scrittura.

di Dolores Nicastro

Chi l’avrebbe mai detto o pensato di doversi trovare ex abrupto a vivere relegati in mura d’occasione o in quelle della propria abitazione, di una stanza e per mesi, adattare le proprie vite, allontanare conoscenze, parentele e affetti dal proprio cerchio vitale a causa di un nemico invisibile. Quante volte tale affermazione è volata tra i nostri pensieri, nelle nostre orecchie e poi, tutti o quasi tutti, l’abbiamo detto e fatto. Un’occasione per fermarsi e soffermarsi a riflettere, pensare di cambiare abitudini deleterie per sé e per il prossimo, riappropriarsi del proprio spirito soffocato dal gazzarraroso caos del mondo che corre sempre rumoreggiante, pressante; anche questo strapensato e straridetto così come anche ritrovarsi catapultati in quello stato da cardiopalma ben conosciuto e racchiuso nel termine “crisi”. Parola che riecheggia ormai di sola accezione negativa perché è prevalsa quella medica ed economica ma che in realtà la sua etimologia (dal greco krisis scelta, dal verbo krino che in origine era di derivazione agricola, riferito alla trebbiatura quindi separare, scegliere, distinguere), ben più saggiamente, rimanda alla condizione di dover prendere, che piaccia o meno, una decisione e in tal senso di ricorrere all’attenzione,  alla concentrazione, al raccoglimento quindi ad altra circostanza che non può prescindere dalla necessità di uno stato di silenzio. Eccolo, il silenzio. Tutti sugli attenti davanti al silenzio! Ci sono però silenzi e silenzi; quello di depressione, di paura, di dolore, quello imposto, di indifferenza, di riverenza, quello immusonito e poi c’è quello della meditazione centrata, della bellezza e consapevolezza, dell’intuizione e del rinnovamento, quello che precede una creazione; come quello fortunato di pittori, poeti e scrittori, degli artisti insomma, quelli veri, quelli invidiati che del “silenzio” ne sono ghiotti divoratori. E sono silenzi quelli che prendono forma nelle annotazioni giornaliere di Antonio Avenoso durante la quarantena forzata di un mondo intero. Vite condensate in pensieri intagliati su fogli, silenzi che restano segreti, isolati ma avvinghiati tra loro se nessuno li sfoglia e non a caso Avenoso apre il diario con la citazione da Il fiore rosso e il bastone di Herta Müller che il silenzio lo ha saputo raccontare come mai nessuno e con stile inconfondibile.

A. Avenoso ha tessuto, stratificando in microstorie l’esistenza dei sui personaggi rinchiusi e racchiusi nella privatezza delle loro mura vere o sballate come piani a volte sgangherati di un palazzo e poi  le mostra srotolate, proiettate come una sorta di video mapping in cui le pareti si dissolvono e si può osservare ogni sagoma dei protagonisti  prendere vita simultaneamente in una visione complessiva, in una sorta di realtà aumentata tra finzione e verità. Li osserviamo collegati ma allo stesso tempo disconnessi dal presente. Li guardiamo mentre conservano le proprie manie, i gesti stereotipato dell’usuale; impariamo a leggerne le paure vagando tra i loro pensieri. Essi sono ignari, non sanno di essere osservati a barcamenarsi tra i giorni  della pandemia da covid-19 e l’incerto in cui ognuno è stato privato della libertà di scegliere come vivere l’attimo e così il silenzio è diventato rifugio per rintracciare la quiete oppure un tiepido tentativo di effondere una parvenza di serenità mentre forse si sta solo accogliendo un ottimismo superficiale. Li scrutiamo e li potremmo disprezzare o giudicare sbagliati (come in Di questo mondo e degli altri di José Saramago, dalla quale è tratta la seconda citazione del paratesto di A. Avenoso).

E se questa epidemia ci avesse reso tutti in qualche modo “personaggi sbagliati”? Qualcuno illuso di poter continuare a far scivolare sbadatamente il proprio tempo senza assegnargli il valore di una differenzazione esistenziale e qualcun altro altrettanto illuso di aver trovato la grande verità della vita nel silenzio piombatogli dentro, generato dalla paura che paralizza o rimesso in circolo dai ricordi e nutrito da desideri nascosti che però possono  anche essere solo forme di silenzio apparente e diventare invece un elemento di disturbo se riflesse nello specchio del sé.

Pubblicato il Giugno 9, 2020Aprile 15, 2021

“Back to Diana” di Alberico Bojano

Alberico Bojano

Back to Diana

ISBN: 978-88-99416-52-2

Pp.: 72

Collana: Novellando
In copertina: Avenue des Champs-Elysées, Parigi (elaborazione grafica)

Prezzo: 10,00 euro

Anno: 2020

Per ordinarlo scrivere a info.ilfilorosso@gmail.com

La Gran Bretagna è ormai da tempo sotto gli effetti della brexit, opprimenti come la grigia calura dell’estate del 2022. Anche Janine non se la passa bene. Il marito l’ha lasciata, la figlia è un’arrogante insoddisfatta. Finché nello squallido call center in cui lavora organizzano una gita a Parigi. Un pullman di donne di mezza età che andrà a commuoversi sul ponte de l’Alma per l’anniversario di morte di lady Diana. Nella capitale francese Janine è subito travolta dal fascino di una città sempre sognata. L’incontro con un originale gentleman inglese apre una diversa prospettiva sul mondo. Janine è risucchiata in un gorgo d’affanni e rivelazioni, tra una vecchia boulangerie, il retro del Ritz e una Fiat 127.
Fino a una rivelatrice tazza di caffè.

Alberico Bojano – Medico chirurgo. Giornalista pubblicista.
Autore dei saggi Briganti e senatori (Alfredo Guida Editore, 1997), Gioacchino Toma (Guida Editori, 2017) e della raccolta Squarci di vita brigante (Photocity, 2011). Autore di pubblicazioni su brigantaggio meridionale, emigrazione transoceanica del XIX secolo, tradizioni e cultura locale. Coautore dello sceneggiato Casa Matania, trasmesso da Rai Tre nel 1986. Suoi testi sono in: Movimenti sociali e lotte politiche nell’Italia liberale (FrancoAngeli, 2001), Salva la tua lingua locale (Roma, 2014), Racconti campani (Historica, 2018), Dieci medici raccontano (Fiori di Zucca Edizioni, 2018).

Dicono di noi:

https://www.sannioteatrieculture.it/dettagliocomunicato.php?vIdComunicato=13103&vTorna=main.php&fbclid=IwAR1AOBx__4WR5V-FZ5s4Vrg3zRtTpl-rXZ6dL7m0gNCvobaPhGWwr32WijM

Pubblicato il Giugno 3, 2020Giugno 3, 2020

“La resistenza dimenticata” di Giuliano Boeti

Giuliani Boeti

La resistenza dimenticata. Vite di partigiani tauranovesi

ISBN: 978-88-99416- 416

Pp.: 114

Collana: Memorie
Copertina: realizzata da Filippo Andreacchio; foto: Davide Mezzalira

Prezzo: 12,00 euro

Anno: 2020

Per ordinarlo scrivere a info.ilfilorosso@gmail.com

“Il mio solo scopo è quello di fare emergere dal ricordo figure di giovani meridionali cresciuti nella mia terra, colma di miseria, di violenza e di emarginazione. Questi giovani, con il loro esempio e il loro sacrificio hanno saputo regalarci il bene più grande, la libertà.
Salvatore “Bibi” Carrozza, Giuseppe Surace, insieme agli antifascisti Alfonso Zagami, Bruno Polifroni, Salvatore Fazzolari, Giulio Petrilli e al martire Cipriano Scarfò aiutano a superare l’immagine distorta che vede il Mezzogiorno come interamente conservatore e filofascista. Il recupero di queste microstorie dimostra come la guerra di Liberazione fu un valore “italiano” nel suo significato più inclusivo”. Giuliano Boeti

Giuliano Boeti, nato nel 1947, si laurea in Biologia all’Università degli studi di Messina. Padre di quattro figli, fin da giovanissimo si impegna nella politica, militando all’interno del Partito Comunista. Diventa Segretario di Sezione e partecipa attivamente alle battaglie per la legalità ed i diritti democratici. Appassionato di politica e partigiano per formazione, prosegue il suo impegno costituendo un presidio Anpi a Taurianova divenendone Presidente.

Pubblicato il Dicembre 29, 2017Dicembre 29, 2017

ilfilorosso n° 63 luglio-dicembre 2017

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Saggi
Enzo Ferraro – Ovidio: intellettuali e potere, un dissidio lungo duemila anni
Pietro De Leo – Le Tre Insegne del Glorioso S. Francesco di Paola cioè Humiltà, Penitenza, Carità Matteo Dalena– Carte da slegare. Cosentini dentro e fuori i manicomi italiani

Filodivoce
Pasquale Emanuele –  Lo scambio solidale  Franco Araniti – Nello scosso di Cossa, in vetrina Luciano Nanni – Ritorna l’allucinante memoria; Invano la feritoia del tempo Domenico Cara – Abbandonando l’eco passata; Etica civile Francesco Varano – Dora 1 Angiolo Bandinelli – La mano nella mano Ivan Pozzoni – Stanze; Mal di mare Eva Modinù – Il vuoto; Plenilunio IJoaquìn Pasos – Canzone per morire; Canzone dei volti perduti Lella Buzzacchi – Uccelli in città; La perla ferita

Note e Noterelle
Poesie, Pasquale Emanuele (Michele Lalla) La persistenza del tempo, Paride Mercurio (Vincenzo Guarracino)  Madri, A.A.V.V. (Antonella Jacoli) Dialettando, Antonio Nesci (Alessandro Ramberti) La libertà di pensiero, Luigi De Rose (Luigina Guarasci) “Da Francesco a Francesco”, Francesco Curto (Massimo Conocchia)  Il cantare delle mie castella, Rossano Onano (Antonella Jacoli) La misura delle cose, Giorgio Mattei (Alessandra La Neve) Ricorda, Franco Araniti (Lucia Bonacci) Da Grado a Lignano, un viaggio nel mare dell’io, Anonimo (Inga Conti) Robe da ciodi e sbaci de seren, Bruno Castelletti (Antonio Nesci)

FilodArte
Serena Cavallini – San Francesco, Buon Pastore

Immagine di copertina: Lella Buzzacchi  “Case su case”

 

Pubblicato il Luglio 3, 2017Giugno 9, 2020

“Puttane antifasciste” di Matteo Dalena

Schermata 2017-06-29 alle 18.41.59-1Matteo Dalena
Puttane antifasciste nelle carte di polizia

Collana: Memorie
ISBN: 978-88-99416- 270
Pp.: 144
Anno: 2017

Con prefazione di
Maria Pina iannuzzi, Presidente Provinciale Anpi Cosenza “Paolo Cappello”
Giovanna Vingelli, Centro di Women’s Studies “Milly Villa”, Università della Calabria

Contiene il saggio di Alessandra Carelli “Terre di confino”

Prezzo: 12,00 euro

Per ordinarlo scrivere a info.ilfilorosso@gmail.com

oppure ordinare su Unilibro a questo link : Comprami su Unilibro

Ammonite, recluse, confinate, internate, soggette a oblio. Non partigiane, né eroine. Particelle minime, fascinose perché piccole, rare, difficili da distinguere, afferrare. Figure sbiadite, dimoranti nei bassi di città decadenti dove l’esercizio della prostituzione è anticamera del crimine ma anche contenitore di piccole, quotidiane, resistenze al fascismo. Quali le forme del rapporto tra queste donne dalla perduta fama e gli agenti di pubblica sicurezza? Quali le leggi vigenti e i provvedimenti adottati? Una ricerca storica su un gruppo di 27 prostitute di tutta Italia schedate dal regime, condotta nelle carte del Casellario Politico Centrale dell’Archivio Centrale dello Stato.

Matteo Dalena, giornalista pubblicista e storico. Collabora con la Rutgers University (Università del New Jersey) in ricerche di storia sociale e familiare. Membro della Commissione di studi storici e Vice Presidente ANPI Provincia di Cosenza Paolo Cappello, collabora con l’Archivio delle memorie migranti di Roma. Nel 2015 ha pubblicato Ricovero Umberto I. La prigione degli inutili insieme ad Alessandra Carelli.

Dicono di noi:

– GLOBALIST (1 Giugno 2017)

http://www.globalist.it/culture/articolo/2017/06/01/maria-agnese-e-le-altre-le-puttane-antifasciste-schedate-dal-regime-2000080.html

– IL CARRETTINO DELLE IDEE (7 Giugno 2017)

http://www.ilcarrettinodelleidee.com/sito/voce-donna/item/3967-le-puttane-di-sinistra.html

– VICE ITALIA (30 Giugno 2017)

https://www.vice.com/it/article/3knn8j/prostitute-antifasciste-matteo-danela-fascismo-prostituzione-mussolini

– PATRIA INDIPENDENTE (6 Luglio 2017)

http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/la-voce-delle-emarginate-lontana/

– IL FATTO QUOTIDIANO (12 Luglio 2017)

https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/memorie-delle-puttane-perseguitate-dal-ventennio/

– LEFT (13 Luglio 2017)

https://left.it/2017/07/13/puttane-e-antifasciste-ecco-la-storia-di-adele-e-le-altre-che-si-opposero-a-mussolini/

– ANTINAZIZONE (25 Agosto 2017)

http://www.antinazizone.gr/2017/08/blog-post_8.html

– INDEX BLACK (30 Agosto 2017)

http://www.index.hr/black/clanak/antifasisticke-kurve-fasisti-su-u-ludnice-zatvarali-prostitutke-ali-i-zene-koje-nisu-radjale/991452.aspx

– CARMILLA ON LINE (14 Settembre 2017)

https://www.carmillaonline.com/2017/09/14/bocche-rosa-regime/

– PROMUOVI LIBRO (3 Ottobre 2017)

http://www.promuovilibro.com/2017/10/03/puttane-antifasciste-oggi/

– ESTETICA-MENTE (4 Ottobre 2017)

https://www.estetica-mente.com/recensioni/libri/matteo-dalena-puttane-antifasciste-nelle-carte-polizia/72907/

– RADIO ZAMMU’ – AUDIO INTERVISTA (24 Ottobre 2017)

http://www.radiozammu.it/dalena-anche-le-prostitute-all-epoca-del-fascismo-hanno-diritto-al-racconto-della-loro-storia.htm

– LA REPUBBLICA.IT (31 Dicembre 2017)

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/12/31/quelle-prostitute-nemiche-del-regimePalermo10.html

SEGNALAZIONI

– RADIO 3 RAI

http://rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-aaa2aa74-09fc-4a37-b90d-44fa65846176.html

Pubblicato il Febbraio 29, 2016Giugno 9, 2020

Luigina Guarasci “Notulae” Edizione aggiornata

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Luigina Guarasci 

Notulae

Appunti, storie e ricette di amore e amicizia di favole e miti
Con prefazione di Annalisa Saccà
ilfilorosso editore
Cosenza, 2016
Prezzo: 12,00 €
Disponibile dal 1 aprile.

Acquistalo su Unilibro a questo link : Comprami su Unilibro

“Ognuno di noi si porta dentro i propri doni della memoria che ogni tanto tornano alla superficie come pozze nostalgiche che si allargano nel cuore. Notulae di Gina Guarasci è appunto,  un  dono della memoria per la scrittrice, e per noi un dono per ricollegarci ai nostri doni della memoria. Mi spiego. Gina scrive quel libro che tutti noi, pur non scrivendolo, o sognando di scriverlo, ci portiamo dentro. Lo fa come dono a se stessa per fissare un passato che raccontato in un presente atemporale, diventa mitico, ma lo fa anche come dono a noi che nella lettura di Notulae, in una specie di transfert, recuperiamo il segreto delle nostre favole mitiche attraverso il sapore e il gusto di cibi paralleli”.

Annalisa Saccà

Pubblicato il Febbraio 29, 2016Giugno 9, 2020

Lidia Apa “Moltitudini silenziose”

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Lidia Apa
Moltitudini silenziose

ilfilorosso editore
Cosenza, 2016

Prezzo: 10,00 €

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