Legami elastici, di Teresa Marsico, Anno: 2018, ISBN: 9788899325732, Pagg. 48, Costo: 12€
Ingegnere di professione, la Marsico si mostra in questo volume in tutta la sua poliedrica versatilità: con componi- menti di immediata percezione accompagna il lettore nel suo mondo di affetti, e fa prendere forma a sentimenti ed emozioni con le parole e con le immagini. Come i suoi ver- si, i suoi lavori artistici sono pieni di colori, di vita, pieni di intrecci, di volute, senza respiro, è tutto stretto in un ab- braccio, che non soffoca, ma avvolge. Quella della Marsico è una poesia vitale, energica, positiva. Non manca, però, una nota di consapevole malinconia: la serenità non è fa- cile da raggiungere, gli equilibri sono spesso precari, ma è possibile raggiungere la tranquillità, spesso solo dopo la tempesta.
Teresa Marsico, nata a Rogliano (CS) il 12.11.1973, dove è residente, esercita la professione di Ingegnere per l’Am- biente ed il Territorio nella Regione Calabria.
Tra i suoi hobbies preferiti la pittura, la poesia ed il teatro, ritenuti dall’autrice indispensabili per la crescita personale e per una visione più ottimistica ed aperta del mondo.Nel giugno 2015 ha pubblicato una sua raccolta di poesie dal titolo “…pur se durevoli un giorno” (Aletti Editore). Nel giugno 2016 è risultata “meritevole di menzione spe- ciale” per il Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Fran- cesco Graziano” – V Edizione, organizzato da ilfilorosso. Suoi testi sono presenti nell’antologia Preghiere (ilfilorosso, 2017).
Tra gli aranci e la menta. Recitativo dell’assenza per Federico Garcia Lorca, di Lorenzo Spurio, Anno: 2016, ISBN: 9788899325466, Pagg. 86, Costo: 12€
Questa plaquette contiene una decina di poesie in qualche modo ispirate dalla figura e dalla poesia di Federico García Lorca, nella ricorrenza degli 80 anni dal suo assassinio. Molte poesie hanno tratti sensitivi e impressionistici: “Doloroso [è] il suono della cicala”; “Le ali delle vespe battevano troppo veloci/ per riflettersi nell’argento liquido dei giorni” mentre la luna si nasconde “Con lo scuro incorporato e/la camicia inargentata”. La silloge è al tempo stesso una rievocazione ed un’invocazione del poeta, con un fondo di accoramento che si scioglie nel colloquio con le piante e con la natura, in sintonia col sentire del poeta e in risonanza con i suoi versi: “Os hablan las cosas/y vosotros no escucháis” come Spurio cita il poeta in esergo. A volte l’aggancio è ulcerante come un uncino: “una madre rimesta nell’utero con dita adunche”; “El niño che ha muerto era listo para vivir/Corría al bordo del rio con risa suave”, annota il poeta marchigiano direttamente nell’idioma spagnolo. Ma anche la rievocazione più accorata rifiorisce nella freschezza della poesia di Federico, che ci piace ricordare con “Sul volto un sorriso di gigli freschi”, anche se: “Le piante quel giorno hanno smesso di parlare”. Anche l’incomprensibilità di quella morte deve essere introiettata, rientrando nell’incomprensibile casualità della sorte effimera che ci accomuna tra noi e con la natura, su questo sperduto pianeta: “Comprendo che non c’è un rigore con il quale le foglie del fico cadono. Alcune sono più resistenti di altre. Ma l’inverno non ne lascerà nessuna”.(Commento di Corrado Calabrò)
Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio di Renato Pigliacampo, a cura di Lorenzo Spurio, Anno: 2016, ISBN: 9788899325435, Pagg. 236, Costo: 18 €
Renato ha compiuto lungo la sua esistenza una battaglia che in realtà è stata una guerra fatta di tante battaglie nelle quali spesso ha creduto di essere solo e di non farcela […] Il Nostro è stato un rivoluzionario, ed è lui stesso a ricordarcelo in varie poesie, che si è preso la briga di portare avanti ideali importanti per la difesa del mondo audioleso, degli altri
handicap sensoriali e di altro tipo. Lo ha fatto in tanti modi: attraverso il suo lavoro, attraverso la sua partecipazione a congressi ed incontri, ma soprattutto attraverso la poesia. Chi è in grado di cogliere l’ampiezza del linguaggio poetico e di sentirlo sulla propria pelle ben sa che nei versi di Renato c’è la sua vita raccontata, nei tanti momenti bui e di desolazione, nei suoi romitaggi sull’Adriatico e dei ricordi di Padova nel periodo “ribelle” in cui combatté contro quelle ideologie che avrebbero potuto sfociare in pericolose derivazioni della filosofia capitalista da lui avvertite con lungimiranza.
La sua opera poetica qui raccolta per mio espresso volere per poterne tramandare ancor più il ricordo e celebrarne degnamente la sua cifra letteraria è proposta, dunque, sia come
un percorso antologico del suo vasto itinerario di poeta sia come vera e propria biografia in versi. (Dalla Prefazione di Lorenzo Spurio)
Il condominio impossibile di Iuri Lombardi, Prefazione di Lorenzo Spurio, Anno: 2016, ISBN: 978889325237, Pagg: 77, Costo: 10 €
Il condominio impossibile è un antro della mente, la scarnificazione di un tormento vissuto con obiettività, l’esternazione di una passione, la necessità di un cambiamento, la negazione a ogni intento celebrativo. Il breve poemetto finale che fornisce il titolo all’intero lavoro è una lettera aperta, un atto dialogico d’esasperazione, una critica sociale pacata e al contempo nutrita nelle varie descrizioni con la quale, con meticolosità e prurito per la forma, il Nostro cuce il componimento. In quell’assordante “Mi manca l’Italia che non c’è” non una banale attestazione di un ripiegamento dell’animo, né un virgulto nostalgico, semplicemente la lucida osservazione di un mondo che cambia, non sempre in meglio, nel cui cambiamento è insita una dimensione d’assenza.
Oltre le parole di Francesco Fucarino, Prefazione di Lorenzo Spurio, Anno: 2016, ISBN: 9788899325190, Pagg: 40, Costo: 10 €
Tra immagini di ritualità domestica, versi altalenanti a costruire quasi una chiusa filastrocchesca (“Bianco e nero”), proclami ed attestazioni di amore totalizzante, sguardi fugaci ma che infilzano la realtà, circospezioni lucide sul dramma esistenziale del tempus fugit che motivano l’attuazione di comportamenti atti a provvedere a efficaci carpe diem, Fucarino con la sua tecnica linguistica piana e diretta, consegna al lettore squarci di un’esistenza come tante, inserendosi in quel filone della poesia che preferisce adottare un procedimento induttivo nel rapportarsi al mondo. Si parte dal particolare, per giungere all’universale. È così che il Nostro riesce a intraprendere quel viaggio difficile ma necessario verso l’oltre della parola scritta. (Dalla Prefazione di LORENZO SPURIO)
Da mozzare di Antonio Spagnuolo, Prefazione di Lorenzo Spurio, ISBN: 9788899325244, Anno: 2016, Pagg: 52, Costo: 10 €
Se la memoria diventa l’unico legame saldo a una vita vissuta, bagaglio di gioie e ricchezze che hanno permesso l’evoluzione e il soddisfacimento della persona, d’altra parte il suo recupero diventa spesso difficile, intiepidito dall’avanzata età, confusionario e poco nitido, privo di tutti quegli effluvi speziati che avevano contornato il momento nel suo sviluppo al presente. Il disagio di cercare di vivere puntando su nuove mete e interessi, cioè di sopravvivere a se stessi, potrebbe in tal senso incontrare la minaccia del lento obnubilamento che conduce alla letargia della coscienza. Ad esso il Nostro contrappone la saggezza di un intellettuale di elevata caratura e la comprensione attenta di un presente che cambia, con i suoi densi accumuli di passato. (Dalla Prefazione di Lorenzo Spurio)
I grilli del Parnaso. Alterne stratificazioni
di Lorenzo Spurio, Iuri Lombardi, Luigi Pio Carmina, Emanuele Marcuccio,
Prefazioni di Pina Piccolo, Paolo Ragni, Camillo Palmeri, Susanna Polimanti, Anno: 2016, ISBN: Pagine: 192, Costo: 15 €
I grilli del Parnaso contiene quattro sillogi poetiche di quattro autori contemporanei: Lo zoo di Gioele di Iuri Lombardi, Le acque depresse di Lorenzo Spurio, Visione di Emanuele Marcuccio e L’iperbole della vita di Luigi Pio Carmina corredati ciascuno da puntuali note critiche d’introduzione. Ricordando l’Italia di oggi e di ieri, Lombardi mette a nudo i suoi pensieri più profondi e anche quelli fugaci mostrando al lettore miriadi di paesaggi nascosti, di vita propria e altrui. La dimostrazione che con pochi versi si può creare arte pura si ha con Emanuele Marcuccio, il quale ci offre una Visione, quasi a tratti leopardiana e quasi a tratti di un personale classicismo, di ciò che comunemente sottovalutiamo. Tematiche alquanto profonde, toccanti e attuali sono presenti nei componimenti de Le acque depresse di Lorenzo Spurio. I [suoi] versi rincalcano la sofferenza di un uomo cosciente di quanto sia crudele la realtà odierna. Un velo di umorismo e di senso di lotta sono presenti nelle liriche di Luigi Pio Carmina che smaschera i mali del mondo recitando versi che catturano l’attenzione e aprono la mente.
Black Out di Iuri Lombardi, ISBN: , Pagg: 323, Costo: 15 €
In realtà, il suo tentare appassionatamente di scovare punti di incontri, il suo volere percorrere strade comuni, il suo non chiudere mai le porte in faccia a nessuno non sono solo meri banali dati biografici – lui stesso asserisce che la sua biografia conta bene poco, la sua persona idem, ciò che conta è quel che dice, quel che lascia, quel che, lui nonostante, insegna. Tutta la raccolta di poemetti è la ricerca della soluzione al dolore che la dialettica della storia si porta inevitabilmente dietro. Ecco perché Lombardi tira fuori tutta la sua coscienza critica e punta il dito contro il male, contro le ingiustizie, ecco perché è un attore. Lombardi sente il fascino della storia e le sue sofferenze, sente profondamente, all’interno di una drammatica visione esistenziale, la necessità del dolore, il valore dello stesso, il senso sconosciuto, misterioso ma in qualche maniera utile del dolore. Così, non è difficile ritrovare, all’interno di questo percorso a ritroso della sua attività di “poeta-di-pometti” una linea di continuità che travalica le differenze biografiche (ripeto, di scarso valore in quanto tali, se non trasfigurate in autonoma rielaborazione linguistica con diversi esiti formali) e coglie i punti qualificanti di un discorso fondamentalmente unitario. L’appassionato amore per la vita (che può ricordare Penna), il dramma della separazione (viene da riandare al Luzi di mezzo), l’incedere ampio e maestoso (Bertolucci), le forzature formali e linguistiche (l’ultimo Montale), la prosaicità del quotidiano e i versi lunghi (Pagliarani), perfino il gusto aneddotico e dedicatorio (Spaziani, Bettarini), il dramma dell’esodo e le migrazioni dei popoli (Pasolini, Maffia), la sensualità lucida e addolorata (Ruffilli), l’espressionismo del non finito e il dramma del vivere (Porta).
A seconda di come volgo lo sguardo di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo, Prefazione di Paolo Ragni, ISBN: 9788899325084, Anno: 2015, Pagg: 74, Costo: 10 €
La silloge di Massimo Acciai e Matteo Nicodemo, scritta tutta rigorosamente a quattro mani, spesso via mail, si compone di due parti: “A seconda di come volgo lo sguardo” (che dà il titolo al libro) e “Frattaglie”. Entrambe le sezioni si compongono di 24 poesie, per un totale di 48. Ai versi “rivolti verso il cielo” (non in senso religioso) di Acciai si contrappongono quelli più “terreni” di Nicodemo, in un dialogo tra terra e cielo che prosegue per tutta la prima sezione. La seconda sezione raccoglie invece testi non a tema. Le prime poesie risalgono al 2008, le ultime al 2015: sette anni di lavoro paziente seguendo un progetto ambizioso
Tutte le poesie di Paolo Ragni, Prefazione di Giovanni Salvati, ISBN: 9788899325350, Anno: 2015, Pagg: 340, Costo: 10 €
Questa raccolta è dichiaratamente onnicomprensiva: fotografa la situazione della scrittura di Paolo Ragni alla data del 1 febbraio 2015. Ad una lettura attenta, l’apparente liquidità nulla toglie alla evidente sonorità dei versi classici: in definitiva, endecasillabi e settenari, in varie sfumature, ritmano sempre arditamente un percorso che non disdegna né le avanguardie tradizionali né le sfide della modernità né la nostra lirica classica. “Paolo Ragni è un uomo d’oggi con un cuore antico”, suggerisce Lorenza Rocco nella sua prefazione, ed è difficile darle torto, vista la perizia con cui l’autore si dimostra in grado di governare elementi solo apparentemente distanti e conflittuali, ma da cui attinge sempre nuova forza per via della vibrante dialettica degli estremi. (Giovanni Salvati)