“Eccellenza, distruggete Diapason! Un periodico studentesco nella stagione ribelle”
a cura di Piero Piersante
Collana: Memorie
ISBN: 978-88-99416- 263
Pp.: 496
Prezzo: 15,00 euro
Anno: 2018
In copertina: Copertine di Diapason n 1-10.
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A distanza di cinquant’anni dall’uscita di Diapason abbiamo pensato che valesse la pena di riproporre al pubblico quell’esperienza. Dopo lunghe discussioni, abbiamo dato alle stampe questo volume, scegliendo un titolo che mettesse in primo piano i conflitti di quegli anni, che erano sociali ma anche generazionali. Esso è legato a un aneddoto che ricordiamo spesso tra di noi. Dopo la messa pasquale dell’anno 1967, mentre mons. Picchinenna si intratteneva sul sagrato di Santa Teresa a discutere con alcuni fedeli intorno ai fermenti del Concilio, un papà dei redattori si rivolse al mansueto arcivescovo con queste parole: “Eccellenza, distruggete Diapason!”. Il libro è composto da quattro parti. Una introduttiva, con un saggio storico in cui gli episodi della vita del gruppo si intrecciano con le vicende politiche nazionali e, soprattutto, ecclesiali dell’epoca. Segue una sintesi di notizie di rilievo e commenti, più o meno brevi, a volte quasi lanci di agenzia, che restituiscono con immediatezza l’immagine di quella società, dei fatti e delle persone, nel periodo in cui si inscrive l’attività del giornale; permetteranno ai lettori più giovani di farsene un’idea più precisa, a quelli più anziani di riviverli. Nella seconda parte abbiamo voluto offrire uno spaccato delle attività e degli interessi di quel gruppo di giovani, che dava vita ad un giornale studentesco. Un giornale che, fiorito in una città di provincia come Cosenza, non fu mai “provinciale”. La terza parte è una riflessione sociologica degli amici docenti dell’Università della Calabria, Sabina Licursi e Giorgio Marcello, che hanno inteso ricostruire, con uno sguardo dall’esterno, di cui siamo loro grati, la “memoria del futuro” dei protagonisti di Diapason. Infine, ma è il cuore del volume, sono riprodotti in copia anastatica i primi dieci numeri, pubblicati su carta stampata patinata tra il marzo 1966 e il maggio 1968, specchio di una realtà in fermento, mentre era “in incubazione” la stagione delle lotte studentesche e operaie.