
ANTONIO SCARCELLO
Respice stellam
Collana: Maràna tha
ISBN: 978-88-99416- 379
Pp.: 264
Prezzo: 15,00 euro
Anno: 2020
In copertina: Madonna con bambino, scultura lignea XIV-XV sec.
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La Calabria ha conosciuto due distinte fasi di storia religiosa, la prima di influenza greco-bizantina, l’altra dopo l’arrivo dei Normanni, nell’XI secolo, che ha gradualmente favorito l’influenza della Chiesa latina e delle sue espressioni, senza modificare bruscamente i caratteri sociali propri delle società indigene. L’azione normanna fu sostenuta anche dalla fondazione di grandi abbazie, come S. Maria di Sant’Eufemia e Santa Maria dei XII Apostoli di Bagnara, seguite nel tempo da altre importanti istituzioni monastiche, spesso intitolate alla Vergine, come Santa Maria della Sambucina o Santa Maria della Matina. Non sembra essere un caso, e poi, a partire dall’ultima parte del Medioevo, non c’è luogo calabrese che non abbia il culto della sua Madonna, culto antico o recente, oggetto di pellegrinaggi o di feste che ripetono spesso motivazioni, litanie, usanze che vengono dall’Oriente bizantino.
Antonio Scarcello, si è laureato in Storia all’Università della Calabria e in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Francesco di Sales” (CS). È Socio aderente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Ha pubblicato saggi e monografie su temi di storia locale. Tra i titoli più significativi: La cultura nei suoi aspetti artistici, letterari e religiosi in Calabria durante il dominio bizantino (2006); San Francesco da Paola. La tradizione religiosa e l’influsso carismatico della sua personalità sulla società, le istituzioni e la vita culturale (1507-2007) (2007); «AD LOCA SANCTA…». Pellegrini e pellegrinaggi nel Medioevo. La Calabria (secc. VII-XVIII) (2010); L’influsso illuministico nel Regno di Napoli. Il ruolo dei philosophes e le riforme che ne seguirono in campo socio-economico e culturale (sec. XVIII) (2012); DIPIGNANO – LAURIGNANO – TESSANO. Sull’origine prediale di tre toponimi in -anum dell’agro cosentino (2015); La Beata Vergine Maria a Laurignano. Storia di un culto secolare (secc. XII-XXI) (2017). Attualmente è “Cultore della Materia” presso la Cattedra di Storia Medievale – DiSU Università della Calabria.